Pandemie nella storia: quali sono state le peggiori Pandemia?
Nel mondo, la presenza di una pandemia è uno degli scenari peggiori che può capitare. La pandemia avviene nel momento in cui una malattia sconfina i confini di un paese. Quali sono state quelle che hanno segnato il corso della storia?
La malaria, la tubercolosi, la lebbra, l’influenza, il vaiolo e altri apparvero per la prima volta nel mondo in cui il mondo diventava sempre più civilizzato e interconnesso. Vediamo brevemente le pandemie più pericolose fino ai giorni nostri.
XI secolo: lebbra
Sebbene esistesse da secoli, la lebbra è diventata una pandemia in Europa durante il Medioevo, con la conseguente costruzione di numerosi ospedali destinati ad ospitare centinaia di malati.
La lebbra è una particolare malattia batterica che si sviluppa lentamente e che causa piaghe e deformità. A quei tempi, si pensava che fosse un castigo voluto da Dio. Ad oggi, è identificata come malattia di Hansen.
1350: La Morte Nera
Responsabile della morte di un terzo della popolazione mondiale, questa seconda grande epidemia di peste bubbonica probabilmente iniziò in Asia e si spostò verso ovest. La peste arrivò in Sicilia nel 1347 d.C. quando gli appestati arrivarono nel porto di Messina e si diffuse in tutta Europa.
Inghilterra e Francia furono così colpite dalla peste che diedero una tregua alla loro guerra. La pandemia devastò diverse popolazioni tra cui quella dei vichinghi.
1665: la grande peste di Londra
La peste bubbonica di Londra ha portato alla morte del 20% della popolazione di Londra. In quei tempi iniziarono ad apparire fosse comuni, vennero uccisi migliaia di cani e di gatti che erano visti come la possibile causa di diffusione della malattia. La pandemia nel 1666 si attenuò ma Londra fu colpita da un’altra catastrofe: il grande incendio di Londra.
1817: prima pandemia di colera
Fu la prima di sette pandemie di colera nei successivi 150 anni. La prima si ebbe in Russia e determinò la morte di 1 milione di persone. Il colera si diffuse attraverso acqua e cibo infettati dalle feci. Il batterio venne trasportato dai soldati britannici in India e uccise altri milioni di persone. L’impero britannico diffuse il colera in Spagna, Africa, Indonesia, Cina, Giappone, Italia, Germania e America.
1855: La terza pandemia di peste
Partendo dalla Cina e spostandosi in India e Hong Kong, la peste bubbonica ha mietuto 15 milioni di vittime. Inizialmente diffusa dalle pulci durante un boom minerario nello Yunnan, la peste è considerata un fattore nella ribellione di Parthay e nella ribellione di Taiping. L’India ha subito le vittime più consistenti e l’epidemia è stata usata come scusa per politiche repressive che hanno scatenato una rivolta contro gli inglesi. La pandemia è stata considerata attiva fino al 1960, quando i casi sono scesi al di sotto di un paio di centinaia.
1981: HIV/AIDS
Identificato per la prima volta nel 1981, l’AIDS distrugge il sistema immunitario di una persona, provocando la morte per malattie che il corpo di solito riesce a combattere. Le persone infettate dal virus dell’HIV soffrono di febbre, mal di testa e linfonodi ingrossati.
Questa malattia venne identificata per la prima volta nelle comunità gay americana. Tuttavia, potrebbe derivare da un virus di scimpanzé dall’Africa occidentale degli anni ‘20.
La malattia, che si diffonde attraverso alcuni fluidi corporei, si è trasferita ad Haiti negli anni ’60, e poi a New York e San Francisco negli anni ’70. Attualmente non è stata ancora trovata una cura definitiva.
2003: SARS
Identificata per la prima volta nel 2003 dopo diversi mesi di casi, questa pandemia sembra essersi diffusa attraverso i pipistrelli, poi i gatti e alla fine agli uomini in Cina. Ci sono state, fortunatamente, solamente 774 morti.
La SARS è caratterizzata da problemi respiratori, tosse secca, febbre e dolori alla testa e al corpo e si diffonde attraverso le goccioline respiratorie di tosse e starnuti.
Gli sforzi della Cina sono stati efficaci e il virus non è più riapparso. La Cina è stata una nazione che è stata criticata per aver nascosto informazioni importanti su questo virus.
La SARS è stata vista dai professionisti della salute globale come un campanello d’allarme per migliorare le risposte alle epidemie e le lezioni tratte dalla pandemia sono state utilizzate per tenere sotto controllo malattie come H1N1, Ebola e Zika.
2019: COVID-19
A partire dall’11 marzo 2020, l’OMS ha definito il COVID-19 una pandemia perché presente in oltre 114 paesi.
I sintomi di questa malattia prevedono problemi respiratori, febbre e tosse e possono portare a polmonite e morte. Attualmente, la pandemia è ancora in circolazione e ha infettato oltre 75 milioni di persone causando 1,6 milioni di morti.
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